PROGETTO

martedì 20 maggio 2025

DEL MIO DIRE QUOTIDIANO: Finestra - a cura di Doris Bellomusto

E penso alle mie parole prime, parole che mi abitano il cuore da sempre e scelgo di affacciarmi alla finestra.

Ho cuore sazio, desideri miti.

Parlo alle nuvole quando bussano alla finestra dico di me, ma inciampo nel nome. Non so dire chi sono, so soltanto tremare,

ridere, pensare alla cena, apparecchiare, sparecchiare,

spargere briciole al vento e al vento chiedere in dono bugie. La verità mi fa vecchia e non ho tempo io da spendere invano.

Io voglio essere pioggia e finestra,

tarassaco da marciapiede, carta straccia. Spesso vivo nascosta

negli occhi bassi di chi dimentica

di comprare il pane e mangia nuvole e beve sogni infranti e cede il passo a chi sa fingere che il tempo corra avanti.

E voglio la botte piena e la vita che ubriaca, la luna in cielo e il cielo dentro una pozzanghera, le passeggiate, le strade ignote, gli occhi al cielo, le finestre degli altri e le vite possibili.

E poi ci sono le case degli altri, le vite degli altri, gli amori degli altri e le buone coincidenze che creano sinergie e incastri. Succede che nelle case degli altri, fra le vite degli altri io viva parentesi di stupore e mi ponga domande nuove che non richiedono alcuna risposta, perché sono come finestre e io voglio restarvi affacciata.


Nessun commento:

Posta un commento