Incontro
Suggestione delle parole! A solo sentire la parolina
“incontro” mi è venuto subito da pensare a “scontro”. Ora, essendo io una
personcina molto pacifica e pacifista, dapprima ci sono rimasta male ma poi ho
cominciato a ragionare e razionalizzare. E ho fatto un esercizio: prima “in”
(ininfluente qui) poi “contro” poi, ancora, incontro, e poi inevitabilmente
“scontro”.
Se le parole sono
importanti e lo sono, ora bisogna che veda cosa sta dietro queste parole per
me. Se lo penso al plurale, mi viene “incontri” e mi si apre una voragine e
guardandola fino in fondo non riesco a contare quanti sono stati per me gli
incontri, casuali, voluti, inutili, significativi. Impossibile riassumere una
vita su questa base. Posso dire forse solo quelli che hanno contato per me? E a
chi importa? Ogni storia è a sé ed ogni storia è uguale. Più facile sarebbe
dire con cosa e con chi mi sono scontrata. Il catalogo è vario. E include anche
il continuo e perenne scontro con se stessi. Per capire, soprattutto, fin dove
ci si può spingere nello scavo: un utile esercizio per stare sempre allerta,
anche se poi si sbaglia volentieri.
E poi ci sono i veri scontri con le persone e fanno male
come una guerra perché ne esci sempre sconfitta e amareggiata. “Scontri” spesso
vuol dire liti, contrasti, dolori. Ma sono necessari a volte, altrimenti non
godremmo dei tanti piccoli momenti di serenità. Felicità è altra cosa, più
difficile e misteriosa. Solo la pubblicità sa cosa sia la felicità per ognuno
di noi e come raggiungerla. Io non ci sto e mi tengo lo “scontro” come una cosa
preziosa. In fondo ci si scontra con la vita ogni giorno. E ogni giorno ci
incontriamo.
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