Serviss ona brasciada
(Serve un abbraccio, Giovanna Sommariva).
“Un domani si salda di notte con l’altro domani”
M.L. Spaziani
Si stendono piane ma decise sul foglio le parole, in questa efficace poesia di Giovanna Sommariva,autrice di Rovello Porro (CO) che si esprime in una delle varianti del dialetto milanese (Buttona aiveder/ el piccol mond/ strengiuu come mai pù ...Preme ai vetri/ il piccolo mondo/ stretto come nonmai...). In un lessico che non cerca virtuosismi, perché l’argomento li rifiuterebbe, l’autrice indagacon maestria l’inquietudine dell’esistenza che esprime con sottili pennellate (Did de carta abrasiva/gh’hinn là foeura/ trann in farin i brasciad... Dita di carta vetrata/ ci son là fuori/ sfarinano gliabbracci...).
E il suo occhio incontaminato si rivolge a un presente surreale, tutto da svelare, dovesembra netta la separazione tra un interno e un esterno, tra un io tenuto in custodia e una realtàoggettiva fonte di tristezza e malinconia (Limen i respir/ domà cola liquida/ ona malinconia/ in dioeucc stracch ...Limano i respiri/ solo cola liquida/ un malinconia/ negli occhi stanchi...).
Una condizione del reale che naturalmente plagia il nostro umore, accelera il nostro invecchiamento, perché di abbracci abbiamo bisogno come dell’ossigeno. Non sempre la fotografia della realtà èsufficiente in poesia ma la semplicità e la lucidità dello sguardo sono illuminanti, e talvolta indispensabili. Giovanna sa spingersi oltre la fotografia, senza bisogno di forzare la parola, senzaesagerare.
Il finale del testo riscatta l’aura triste e malinconica del componimento. La vita continua, l’oggi è legato indissolubilmente al ieri (come affermato nell’esergo dalla Spaziani). Basta mettersi in ascolto per sentire il pigolio che ci chiama dalle siepi. Ottimo testo, merita attenzione e silenzio,come la parola della vera poesia, come la natura intorno a noi.
Giovanna Sommariva Turetta è nata a Saronno (VA) nel 1948.Pensionata, vive a Rovello Porro (CO)Scrive nel dialetto paterno: il milanese.Ha pubblicato le raccolte “Cinq ghej de pù ma ross”- “Des ghej de pù ma ross”“Ross e quatter gott de bel temp”- “L'aderenza del cafè”Ha collaborato alla traduzione in dialetto meneghino della sillogedi Claudio Pagelli “Campo 87” (Puntoacapo 2021) Con Puntoacapo nel 2021 ha pubblicato la raccolta “Dodes tucc mas'c” Premiata in diversi concorsi a carattere nazionale, dal 2008 fa parte della giuria del Premio “Daniela Cairoli”. Per letture pubbliche si è occupata dell'opera poetica di Giovanni Rajberti,Giovanni Barrella, Delio Tessa, Luigi Medici, Trilussa, Federico Tavaned altri autori dialettali.
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