lunedì 24 giugno 2024

LA PAROLA CHIAVE: INCONTRI - Alessandro Ramberti


Rimini, 2 giugno 2024

 

Scrivo per incontrarti. Spesso anche nei miei versi mi rivolgo esplicitamente a te che leggi o ascolti. Sei tu che mi pronunci e mi riveli. Se c’è una relazione si incrociano le vite e in qualche modo si condizionano, si modificano, si possono arricchire vicendevolmente, se c’è un rapporto sano e rispettoso. Accogliente. Ogni persona può essere grembo aperto e generare-accogliere parole che diventano emozioni, ovvero ci smuovono. Il non-io congiunto con il non-tu è infecondo. È necessaria una presenza, bisogna mettersi in gioco, co-involgersi: solo così il dialogo è effettivo, si crea una dinamica vitale che può produrre suoni magari impercettibili ma misteriosamente in grado di farci convibrare. Tu vedi in me cose che non posso vedere, neanche davanti a uno specchio, e viceversa: la carne si trasforma in pergamena, lo sguardo fuoriesce dalla stanza in cui lo riposiamo.

 

Sosta con me

abbi pazienza

proviamo insieme

a condividere

 

le inquietudini

le nostalgie

gli entusiasmi

le sintonie.

 

Le nostre linee

si fanno punto

quando s’incrociano

quando si abbracciano.

 

Stendimi pure

con il tuo sguardo

lanciami contro

il muro-pianto

 

non ho la forza

giunto alla soglia

ti dico prendimi

per quel che sono.

 

Le nostre idee

non sono spesso

nostre – ci spingono

fuori di noi

 

l’amore ha vuoti

la gioia ha spazi

da perlustrare

e sono poche

 

le situazioni

prive di scogli

ma questa aurora

non è stupenda?

 

In noi una voce

ci invita a estrarre

ricchezze ignote

dal simulacro

 

in cui ci siamo

incapsulati

quello che conta

di più è diffondersi.

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