martedì 22 aprile 2025

DA ALTRE LINGUE, IN ALTRE LINGUE - a cura di Anna Maria Curci

 

La rubrica dedicata alla poesia in traduzione, “Da altre lingue, in altre lingue”, reca già nel titolo l’idea del movimento e dell’incontro. Nasce infatti dal desiderio di avvicinare e avvicinarsi ad altre scritture poetiche, che si sono espresse, nella versione originale, in lingue diverse dall’italiano. La traduzione è anch’essa movimento e incontro. Entrambi, movimento e incontro, si nutrono dell’interazione tra impegno, assunzione di responsabilità e consapevolezza del rischio interpretativo, tra ciò che ho avuto modo di definire come i poli di resa (rendere, per quanto possibile, il testo originale nella sua pienezza e, allo stesso tempo, arrendersi al carattere irriducibile della poesia, alla presenza insopprimibile del “residuo”, di ciò che, dell’intero ‘corpo sonoro’ del testo non si lascia rendere completamente in un’altra lingua) e di azzardo (nella scelta di ogni singolo termine così come nella cadenza e nell’articolazione in strofe e in metri.

“Da altre lingue, in altre lingue” si propone, attraversando il passaggio e affrontando il rischio, di offrire alla lettura, all’ascolto, alla conoscenza, autrici e autori che proprio per il tramite della traduzione vengono sottratti all’oblio che dilaga, alla riduzione drastica delle voci poetiche che riescono a raggiungere quella entità – dinamica e in perenne ricomposizione e ridefinizione – che è stata chiamata “il pubblico della poesia”.



Anna Maria Curci




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