venerdì 10 novembre 2023

"CUORE NEL CUORE. RESPIRO NEL RESPIRO"

 
Doris Bellomusto propone la poesia di Monica Pagnotta

Ti ho perso

 

Così ti ho perso.

Non una parola o un gesto lento

nella lentezza dei tuoi ultimi giorni.

Lento era l’avanzare dell’auto

nel paesaggio tardo autunnale

così lento lo avvertivo io

o lo era per davvero?

Le ruote caute

sul selciato adorno di foglie morte

e il batter lento e costante

della pioggia sui vetri opachi.

Il lento calvario ci faceva

ostaggio entrambi

e attendevamo distanti l’alba del tuo

addio.

 

Monica Pagnotta - Di vuoto in vuoto 

Antologia della Piccola Accademia di Poesia diretta da Elena Mearini con la collaborazione di Marco Saya e Angelo De Stefano, Morellini editore.

 La poesia di Monica Pagnotta punge il cuore, conosce il graffio e la carezza. Qui conosce la pazienza dell’attesa che toglie il fiato, arriva a passo lento la morte, trattiene il respiro e sosta nel cuore di chi resta. Si sente il logorio della morte che avanza e il dubbio che ad essa si accompagna, l’esasperata lentezza di una fine a cui si nega l’abbraccio.       Così ti ho perso, è un inizio forte, un nodo stretto; l’avverbio in apertura riapre un dialogo che la morte ha interrotto, ma non ha spento. Nel tempo immobile che accompagna l’addio, Non una parola o un gesto lento/nella lentezza dei tuoi ultimi giorni il paesaggio si fa specchio dell’anima. Commuove il punto interrogativo che si accompagna   alla   descrizione   di   un   momento   così lento, così   difficile da attraversare: Lento era l’avanzare dell’auto/nel paesaggio tardo autunnale/così lento lo avvertivo io/o lo era per davvero?

 

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