sabato 11 novembre 2023

TEMPO DI MEMORIA E DI PENSIERO di Ferdinando Gasparini

 

TRE PUNTI SOSPENSIVI

PERCHE’ SI DICE: OCCIDENTE IL TUO DOMINIO STA FINENDO...

PERCHE’ L’AUTORITARISMO STA CRESCENDO OVUNQUE...

Questo si chiede Amitav Ghosh, scrittore giornalista di 67anni. E io aggiungo: PERCHÉ L’ITALIA NON È MAI UNITA DI PENSIERO...

Riprendo Amitav Ghosh ”E’ il più grande cambiamento geopolitico degli ultimi tre secoli. Lento spostamento dell’Occidente rispetto alla sua posizione di dominio. Difficile da affrontare psicologicamente. L’UE marginale rispetto a quanto succede”. E aggiunge:” L’autoritarismo sta crescendo ovunque”.

Samuel Phillips, politologo americano, nel suo libro: “Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale” (1996), afferma:” L’Occidente ha conquistato il mondo non con le sue idee valori religione ma nell’uso della violenza organizzata”.

Nella presentazione del suo libro si legge: “Oggi, conclusa la Guerra fredda, gli esseri umani non si definiscono più in base all'ideologia o al sistema economico in cui operano, ma cercano di definire la loro identità in base alla propria lingua e religione, alle proprie tradizioni e costumi. Di conseguenza, la politica mondiale si sta riconfigurando secondo schemi culturali. Più precisamente, i «punti caldi» dello scacchiere internazionale si trovano tendenzialmente lungo le «linee di faglia» tra le diverse civiltà del pianeta. 

Negli ultimi anni questa tesi è stata tragicamente confermata. In questo scenario multipolare, dove emergono con grande evidenza lo sviluppo demografico dei paesi musulmani e l'ascesa della Cina, come potranno convivere le diverse civiltà?

 E quale può essere il ruolo della civiltà occidentale e dei suoi valori? Attraverso un lucido e informatissimo panorama delle forze che governano la politica mondiale, "Lo scontro delle civiltà" offre uno strumento per capire il mondo in cui viviamo”.

Sono temi davvero sospensivi. E io mi soffermo un attimo si di noi, sul nostro pensare di italiani, sul tipo di mente che ritroviamo nei dibattiti, sui giornali, nelle tesi dei libri pubblicati. E nel concreto di ogni giorno nelle parole pronunciate dai nostri leader politici e influencer. Dove predomina lo scontro, l’attacco, la diversità che si pone come assoluta, nel suo negare l’altra verità. Incapaci di avere un pensiero unitario, pur con valenze diverse. Un tale modo di pensiero si lascia trasportare dalla ”realtà”, la cornice che contiene il reale, e così il reale, le cose, i fatti, le persone, non vengono mai raggiunte.

Nel libro: “La felicità mi appartiene”, affronto le due catastrofi che hanno mutilato la nostra capacità mentale. Siamo infatti dentro una capsula di normalità e di ovvietà che nasconde il vero percorso della nostra coscienza verso il bene e la verità.

 


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