Sud terra di profumi e storia
Paesaggi che hanno da raccontare. Parlo di una terra che amo la Calabria, dove sono nati i miei genitori, una terra di profumi e ricordi; accolta dalle limpide acque del Mar Ionio e Tirreno. Un territorio che sa farsi amare, tra segreti, leggende , natura che regala paesaggi incredibili . Luoghi e presenze di una identità.
Sono saluti e strette di mano che hanno ancora da mostrare le buone maniere. Nel posto che ti conosce, ti ha visto nascere, sei figlia che torna. L’accudimento è lo stesso, la forma si concentra, sei al centro di questo “mi ricordo”.
Sulla costa Tirrenica, ricordo un giorno a Tropea, perla del tirreno, un balcone sul mare a 70 metri di altezza. Ci si perde in posti così, nella quiete e nella bellezza della costa che si alterna a litorali sabbiosi, a borghi che si affacciano sul mare cristallino. Si entra in un'altra epoca quasi antica impreziosita da leggende e racconti veri di chi la vive e di chi l'ha vissuta.
Nella parte viva del paese, ci sono persone che hanno conosciuto il sacrificio senza darsi mai arie e le numerose parentele che aggregano figli e cuginanza rimangono il punto forte di una famiglia che fa da colonna.
Poi ci sono le comari, le donne del vicinato, legate da rapporti di lunga amicizia o consuetudine, una delle voci importanti di queste vie paesane. Ti sanno portare in lunghe e calde conversazioni dove l'antico è un rituale ancora vivo.
Penso anche alla musica tradizionale, la danza e le feste popolari, nelle processioni, nelle cerimonie che accompagnano le nascite, le nozze ed altri importanti avvenimenti, momenti di forte aggregazione che si ripetono nel tempo.
Ci siamo costruiti fortemente dentro ma non si mostra, rimane fermo, e allora cerco fini memorie che hanno lasciato: Calabria terra di sapori e di ricordi.
La terra del sud entra anche in qualche modo nei ricordi letterari e mi viene da pensare al libro “ I Malavoglia” di Giovanni Verga, pubblicato nel 1881, racconta la storia di una famiglia siciliana di pescatori, i Toscano.
Il tema principale del romanzo è il passaggio dal vecchio al nuovo, in particolare il contrasto economico tra un paese povero ma sereno, fedele alle tradizioni, e l'arrivo delle novità, il progresso della società che minaccia le abitudini del paesino. Il forte significato di questo romanzo sono la resistenza e la provvidenza essa infatti era fonte di vita per i Malavoglia che grazie al pesce pescato riuscivano a guadagnarsi il pesce.
Poi il naufragio della Provvidenza, che preannuncia la rovina economica della famiglia Toscano. Le sventure che colpiscono i personaggi derivano dall’irruzione della storia e della modernità all’interno del loro mondo immobile e fuori dal tempo.
Questo ci porta a considerazioni importanti alle tragedie dei naufraghi, alla strage silenziosa dei rifugiati nel Mediterraneo; ai viaggi della speranza, l'emergenza della vita che cerca aiuto nel grande abisso del mare.
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