UNA GIOVANE PARLA: UN VIAGGIO - UN PASSATO - UN
PRESENTE
Una giovane ragazza, dopo aver letto una parte di questo libro, ha scritto: “Questo libro è come un Viaggio. Non uno qualsiasi, come tanti se ne fanno nella vita, ma di quelli speciali, che toccano
personaggi di epoche storiche che ci hanno
preceduto, interpretazioni del mondo da parte di popoli, eventi psicosociali,
ma più di tutti, lo sviluppo umano che ognuno di noi, a modo suo, compie nella
vita. Per fare questo si propone un approccio nuovo, “originale”, a tratti così
insolito da apparire sconvolgente, senza avere la pretesa di essere esaustivo.
Si ripercorrono le storie del popolo Greco e del Medio Oriente, passando
attraverso il nostro presente storico, e riprendendo concetti e teorie di discipline
diverse, quali teologia, letteratura, filosofia, psicologia, antropologia e
scienze naturali. L’idea di base è che esista un legame significativo tra le
esperienze che caratterizzano i passaggi dalla nascita alla vita adulta e la
storia dell’evoluzione umana dall’anno Zero ad oggi. Si può pensare a queste
due linee evolutive come due binari che per alcuni tratti corrono l’uno accanto
all’altro, mentre in altri si incontrano, come per superare stazioni comuni e
ricaricarsi di nuova energia.
Forse il tentativo potrebbe sembrarvi utopico,
assurdo, o probabilmente troppo ambizioso, nel rispondere all’esigenza di
comprendere cosa sta accadendo nel presente …..”.
Questo mio libro è il terzo di un progetto che ha per titolo: “QUESTO È IL MIO CORPO”. Il titolo vuole indicare il fatto umano che l’uomo è chiamato a trasformare ogni realtà e assumerla dentro di sé come elemento costitutivo della sua identità. Il primo già scritto, pone le basi di tutto il progetto e analizza il divenire psicostorico dell’uomo dal periodo di Gilgamesh fino all’età di Cesare Augusto Ottaviano. Ha come titolo: “I due figli di Dio”. Il secondo, “Vangelo di Marco e Ferdinando”, parla del primo secolo e con un metodo nuovo, il metodo integrale, entra nel racconto di Marco e porta il passato nel presente. Il Terzo è questo.
“La
felicità mi appartiene” descrive il percorso necessario per arrivare alla
Felicità, intesa come nuovo territorio di sé stessi e dell’umanità, un nuovo
modo d’essere dell’individuo uomo. Il luogo e il tempo dove avviene la propria
nascita personale, oltre la natura. Dove e quando l’essere diventa capace di
pensarsi e prende coscienza d’essere in grado di evolversi. In questo
territorio si definisce l’identità umana e essa quando è pensata e raggiunta, è
la sua felicità. Si divide in tre parti. La PRIMA cerca di individuare il
presente, come situazione di vissuto reale e traumatico per i singoli come per
il mondo attuale. Partendo da esperienza personale e collocandola nel percorso
storico del novecento, il malessere globale viene definito come lo stato di un
Lager Bianco. È in atto una pressione europea e mondiale per colpire l’identità
personale raggiunta in due mila anni dall’Occidente. Di fatto è un no a Cristo,
che ripete quello dell’imperatore Giuliano. Da allora infatti si è costruito
un’immagine di Gesù Cristo che sembra frenare, attraverso le istituzioni
religiose, il percorso umano verso lo sviluppo di un individuo libero e
autosufficiente.
La SECONDA parte individua concretamente il terreno
dello scontro di civiltà che è in atto. Le acquisizioni scientifiche hanno
portato noi stessi a sentirci protagonisti della storia e vivere specialmente
la religione come un cappio al collo che ci soffoca. Da qui l’abbandono della
fede e la crisi religiosa e sociale del mondo. A questo punto individuo il
trauma, in primo luogo nel soggetto uomo che affronta lo sviluppo di sé stesso,
e in secondo luogo la mistificazione culturale che ha portato la cultura dell’Occidente
a deflagrare, e sentirsi minacciata dalle altre culture del pianeta terra. È
necessario un nuovo inizio, un nuovo metodo per capirci e leggere la storia, in
particolare la figura dell’uomo nuovo che la storia sta costruendo.
La TERZA parte cerca di porre il problema dentro la
storia. In essa la conflittualità non è tra stadio pre-edipico e stadio post-
edipico dell’evoluzione individuale, ma tra mondo pagano/etero cristiano e
mondo cristiano/cattolico. Qui apparirà chiaramente dove è avvenuta la
falsificazione di tutto il processo culturale storico. E verrà indicata la
Meravigliosa Rivoluzione e il nuovo metodo personale in grado di far sentire
l’individuo, come la persona che diventa soggetto libero del proprio divenire.
La persona umana è l’essere che porta in sé la felicità.
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