mercoledì 13 dicembre 2023

UN LIBRO IN TRE PAROLE - Ferdinando Gasparini

UNA GIOVANE PARLA: UN VIAGGIO - UN PASSATO - UN PRESENTE

 Una giovane ragazza, dopo aver letto una parte di questo libro, ha scritto: “Questo libro è come un Viaggio. Non uno qualsiasi, come tanti se ne fanno nella vita, ma di quelli speciali, che toccano

personaggi di epoche storiche che ci hanno preceduto, interpretazioni del mondo da parte di popoli, eventi psicosociali, ma più di tutti, lo sviluppo umano che ognuno di noi, a modo suo, compie nella vita. Per fare questo si propone un approccio nuovo, “originale”, a tratti così insolito da apparire sconvolgente, senza avere la pretesa di essere esaustivo. Si ripercorrono le storie del popolo Greco e del Medio Oriente, passando attraverso il nostro presente storico, e riprendendo concetti e teorie di discipline diverse, quali teologia, letteratura, filosofia, psicologia, antropologia e scienze naturali. L’idea di base è che esista un legame significativo tra le esperienze che caratterizzano i passaggi dalla nascita alla vita adulta e la storia dell’evoluzione umana dall’anno Zero ad oggi. Si può pensare a queste due linee evolutive come due binari che per alcuni tratti corrono l’uno accanto all’altro, mentre in altri si incontrano, come per superare stazioni comuni e ricaricarsi di nuova energia.

Forse il tentativo potrebbe sembrarvi utopico, assurdo, o probabilmente troppo ambizioso, nel rispondere all’esigenza di comprendere cosa sta accadendo nel presente …..”.

 Questo mio libro è il terzo di un progetto che ha per titolo: “QUESTO È IL MIO CORPO”. Il titolo vuole indicare il fatto umano che l’uomo è chiamato a trasformare ogni realtà e assumerla dentro di sé come elemento costitutivo della sua identità. Il primo già scritto, pone le basi di tutto il progetto e analizza il divenire psicostorico dell’uomo dal periodo di Gilgamesh fino all’età di Cesare Augusto Ottaviano. Ha come titolo: “I due figli di Dio”. Il secondo, “Vangelo di Marco e Ferdinando”, parla del primo secolo e con un metodo nuovo, il metodo integrale, entra nel racconto di Marco e porta il passato nel presente. Il Terzo è questo.

   “La felicità mi appartiene” descrive il percorso necessario per arrivare alla Felicità, intesa come nuovo territorio di sé stessi e dell’umanità, un nuovo modo d’essere dell’individuo uomo. Il luogo e il tempo dove avviene la propria nascita personale, oltre la natura. Dove e quando l’essere diventa capace di pensarsi e prende coscienza d’essere in grado di evolversi. In questo territorio si definisce l’identità umana e essa quando è pensata e raggiunta, è la sua felicità. Si divide in tre parti. La PRIMA cerca di individuare il presente, come situazione di vissuto reale e traumatico per i singoli come per il mondo attuale. Partendo da esperienza personale e collocandola nel percorso storico del novecento, il malessere globale viene definito come lo stato di un Lager Bianco. È in atto una pressione europea e mondiale per colpire l’identità personale raggiunta in due mila anni dall’Occidente. Di fatto è un no a Cristo, che ripete quello dell’imperatore Giuliano. Da allora infatti si è costruito un’immagine di Gesù Cristo che sembra frenare, attraverso le istituzioni religiose, il percorso umano verso lo sviluppo di un individuo libero e autosufficiente. 

La SECONDA parte individua concretamente il terreno dello scontro di civiltà che è in atto. Le acquisizioni scientifiche hanno portato noi stessi a sentirci protagonisti della storia e vivere specialmente la religione come un cappio al collo che ci soffoca. Da qui l’abbandono della fede e la crisi religiosa e sociale del mondo. A questo punto individuo il trauma, in primo luogo nel soggetto uomo che affronta lo sviluppo di sé stesso, e in secondo luogo la mistificazione culturale che ha portato la cultura dell’Occidente a deflagrare, e sentirsi minacciata dalle altre culture del pianeta terra. È necessario un nuovo inizio, un nuovo metodo per capirci e leggere la storia, in particolare la figura dell’uomo nuovo che la storia sta costruendo.

La TERZA parte cerca di porre il problema dentro la storia. In essa la conflittualità non è tra stadio pre-edipico e stadio post- edipico dell’evoluzione individuale, ma tra mondo pagano/etero cristiano e mondo cristiano/cattolico. Qui apparirà chiaramente dove è avvenuta la falsificazione di tutto il processo culturale storico. E verrà indicata la Meravigliosa Rivoluzione e il nuovo metodo personale in grado di far sentire l’individuo, come la persona che diventa soggetto libero del proprio divenire. La persona umana è l’essere che porta in sé la felicità.

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